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Di questa casata, detta anche Bonifato e annotata dal Camera tra le principali famiglie antiche e notabili di Scala, conosciamo tre blasonature di stemma, ma una sola di esse ci interessa, quella cioè della famiglia iscritta al patriziato di Scala, che e uno scudo dazzurro, alla banda scaccata doro e di rosso accompagnata da due leoni rampanti dargento".
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Anche per questa nobile famiglia di Scala viene scomodato il patriziato ed il Camera la vuole discendente da un Bonetus che nel 261 ab u.c. era investito del titolo di stirpator (capo della milizia) che venne a Scala al tempo della migrazione di nobili romani verso la Nuova Roma, Costantinopoli, ma anche qui lorigine probabilmente è da ricercarsi altrove. Come per gli Afflitto e altre, è una delle famiglie giunte nella Costiera amalfitana da Roma ed alcuni la collegano alla famiglia Bonet o Beneth feudataria al tempo degli Svevi e che annovera anche nella famiglia un santo, S.Bonito vescovo di Alvernia "nato nella metropoli del mondo, Roma, da progenie illustre e senatoria intorno agli anni di Christo600", ed un Bonito abate di Montecassino nel 580, il quale a causa dellinvasione dei Longobardi di Zottone, duca di Benevento, che distrusse labbazia, si ritirò con la comunità in Roma. Troviamo le prime notizie in Scala, e più precisamente a Pontone, perché fu qui che la famiglia, nel 963 edificò la Chiesa di S. Matteo poi detta di S.Filippo Neri. Sul cornicione di detta chiesa era liscrizione DEVOTIONE COLUTII DE BONETO VIRI SENATORIS ANNO 963 e nel pavimento, presso laltare maggiore, la tomba di Orso con lepigrafe BOBILIS URSUS DE BONETO ORDINE PATRITIUS HIC REQUIESCIT ANNO 998
Le due iscrizioni attestano così lappartenenza della famiglia allordine patrizio e senatorio fin dal X sec.
I Bonito ebbero per stemma uno scudo dazzurro, alla banda doro con sei mezzi gigli doro partenti dalla banda, tre di sopra e tre di sottocosì come viene descritto da numerosi autori; in marmo è attestato nella stessa versione in Amalfi nel Chiostro del Paradiso, proveniente probabilmente dalla cappella che la famiglia possedeva nella Cattedrale di Amalfi nella navata di S.Matteo.
La famiglia risulta iscritta nellElenco Ufficiale della Nobiltà Italiana.
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